La realtà è un ‘materiale’ di progetto che allo stesso tempo non è rifiutabile ma neppure totalmente affermabile; come sostiene Vittorio Gregotti (2004) è solo ‘diagonalmente’ attraversabile.
Per fare questo è necessario separarsi provvisoriamente da essa per restituirla sotto forma di un’immagine elaborata per mezzo degli strumenti specifici che di volta in volta possono essere utilizzati, in cui la rappresentazione, che costituisce un momento cardine dell’indagine, non deve essere intesa come ‘riproduzione’ ma come attività intenzionale del soggetto che indaga il ‘reale’ e si confronta con esso.
Così le ‘intersezioni’, intese quali congiunzioni logiche presenti tra gli elementi strutturanti un sistema, possono essere gli strumenti necessari per descrivere il ruolo, l’individualità, delle singole parti componenti - di un Palazzo o di un pezzo di città -; Aldo Rossi (1987) nel parlare del Palazzo della Ragione di Padova si chiede dove comincia l’individualità di questo palazzo e da dove dipende e afferma poi che: l’individualità dipende senz’altro dalla sua forma più che dalla sua materia, anche se questa vi ha grande parte; ma dipende anche dall’essere la sua forma complicata e organizzata nello spazio e nel tempo.
Interessarsi al complesso della Cavallerizza Reale di Torino ha sigificato indagare l’individualità di una forma ‘che ci resta impressa, che viviamo e percorriamo e che a sua volta struttura la città’; un’occasione per ragionare su quella serie complessa di temi che si affiancano, intrecciano, legano nel determinare la sua forma ultima. Dall’assetto patrimoniale alle funzioni e modi d’uso degli spazi, dal rilievo alla descrizione dei singoli manufatti analizzati attraverso sezioni storiche che rivelano l’assetto originario e ricostruiscono la cronistoria degli eventi e delle trasformazioni edilizie, si delinea la consistenza edilizia e individua l’origine di alcune delle problematiche in atto consolidate nel tempo. La sintesi finale individua le permanenze e le potenzialità delle singole parti che saranno utilizzate nella terza parte del capitolo.
Obiettivo del lavoro è la costruzione di uno o più progetti che delineati a partire dal confronto di due modalità di approccio, ‘principi’, che, utili nell’individuare quegli elementi di forza che caratterizzano alcune delle potenzialità del sistema non sono però proposte in alternativa una all’altra ma convivono, in quanto riassumono un’alternanza di ragionamenti nello sviluppo di molteplici proposte possibili.
La ricerca è stata pubblicata in S. Gron, E. Vigliocco, Intersezione, più frammenti un unico soggetto. Intersection, Araba Fenice, Boves 2009.